Enogastronomia

Il dolce di San Michele di Bagnacavallo

Uno dei piatti tipici di Bagnacavallo (Ravenna, Romagna), il Dolz ad San Michele preparato in occasione dei festeggiamenti in onore del patrono della cittadina, san Michele Arcangelo. Torta di crema ricoperta di frutta secca e miele: morbida dentro, croccante fuori...

Il dolce di San Michele è una delle specialità gastronomiche di Bagnacavallo e viene preparato in occasione dei festeggiamenti dedicati al patrono della cittadina. La ricetta tradizionale del dolce deriva dall'anno 1000, anche se è stata ufficialmente "codificata" e depositata dai fornai locali solo nel 1989. Già nel Medio Evo, infatti, l'ultima settimana di settembre era dedicata alle celebrazioni in onore di San Michele Arcangelo, a cui venivano tributate focacce a base di frutta secca e miele. La frutta secca è l'ingrediente principe del dolce di San Michele e presenta anche un valore simbolico. Rappresenta, infatti, il passeggio dalla stagione estiva a quella autunnale.

La ricetta tradizionale del dolce di San Michele di Bagnocavallo

Tradizione vuole che il dolce di San Michele, chiamato anche Dolz ad San Michele nel dialetto ravennate, compaia nei panifici di Bagnocavallo solo ed esclusivamente durante l'ultima settimana di settembre, in concomitanza con i riti della festa religiosa dedicata a San Michele Arcangelo, patrono della città di Bagnocavallo. Dalla consistenza particolarmente soffice all'interno, grazie alla presenza della crema, e croccante all'esterno, il dolce è decorato con pinoli, nocciole, noci e mandorle. La frutta secca è interamente cosparsa di gelatina di albicocche, che dà il caratteristico colore dorato e lucido a questa torta invitante.


Nella foto: il dolce di San Michele di Bagnacavallo (Ravenna, Emilia-Romagna). Da fondazioneravennacapitale.it.

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